In un paese civile un terremoto come quello dell'Emilia non dovrebbe provocare gli ingenti danni documentati da televisioni e giornali.

Accade perché la regola del mercato, che impone bassi costi di costruzione, ha impedito alla politica degli affari di rendere subito efficaci le norme in materia sismica che bravissimi tecnici italiani mettono a punto con continui aggiornamenti. Accade anche perché tanti Amministratori evitano di assegnare al proprio territorio il grado di sismicità. E' noto che la struttura portante di una costruzione in zona sismica costa molto di più rispetto ad una non dichiarata tale. Dichiarare un territorio sismico è un atto politico e non tecnico. 

Solo i terremoti rendono operative le leggi contro il sisma. Quella del 2003, predisposta dopo il terremoto dell'Abruzzo del 31.10.2002, è rimasta nei cassetti statali fino al 2009 ovvero dopo il terremoto che ha colpito L'Aquila. La regola del mercato ha spazzato via anche il concetto del “costruire a regola d'arte” perché la norma impone limiti. Quale progettista non si è sentito dire almeno una volta: “Se hai messo ferro o cemento in più di quello previsto per legge lo paghi tu”.

La politica è espressione di coloro che l'hanno votata, così anche il cittadino che acquista un appartamento chiede quanto costa, nessuno chiede informazioni sulla struttura. Il mercato ha invaso un campo, quello del buon costruire, dal quale doveva rimanere ai margini. Inutile lamentarsi ora, mettere in sicurezza edifici o ricostruire centri storici rasi al suolo, sono buoni propositi che si dicono nei momenti in cui non si può dire altro, comunque sia i morti non resuscitano. Una società che non ha saputo o non ha voluto tutelare con la prevenzione il proprio patrimonio, non può avere subito a disposizione le risorse culturali prima ed economiche poi, per ripristinarlo.

Così, come sempre succede all'indomani di un evento tellurico, la magistratura apre inchieste per accertare responsabilità. Ma non è difficile prevedere l'esito che, salvo rarissime eccezioni, rivelerà che le norme in vigore al momento della costruzione sono state rispettate e che i crolli ed i morti sono a ...norma. In 10 anni: Abruzzo, L'Aquila, Emilia. Sotto a chi tocca.

Arnelio Bortoluzzi