• Quando penso all’uomo, penso allo sfruttato.
  • Con l’architettura non fai la rivoluzione, ma la rivoluzione non basta per fare architettura: l’uomo ha bisogno di tutte e due.
  • Non sfuggire alle tue responsabilità: occupati della forma, in essa ritroverai l’uomo.
  • L’architettura nasce dai bisogni reali, ma essa va al di là di essi; se vuoi scoprirla, guarda le rovine.
  • L’acquedotto vive al momento che ha cessato di portare l’acqua.
  • Niente è da inventare, tutto è da reinventare. .
  • Il giorno in cui i laureati non potranno più essere utilizzati negli uffici d’architettura, la scuola avrà fatto un grande passo in avanti. ,
  • Il progetto, prima che strumento di trasformazione, è strumento di conoscenza.
  • L’architettura è vuoto, tocca a te definirlo.
  • L’architettura si misura con l’occhio ed il passo, il metro al geometra.
  • Un edificio comincia sempre dalle sue fondazioni.
  • Cerchi la flessibilità? Continua pure a costruire i tuoi muri in pietra.
  • La varietà è il preludio alla monotonia, se vuoi evitarla ripeti il tuo elemento.
  • ... ma soprattutto la luce.
  • La natura sopporta solo la verità. Ma credo che questo l’abbia già detto Adolf Loos.
  • Un vero prato arriva fino al centro della terra.
  • Ogni intervento presuppone una distruzione, distruggi con senno.
  • Quale dispendio d’energia, quale sforzo per ventilare, riscaldare, illuminare... quando basta una finestra.
  • Fino a poco tempo fa gli insediamenti umani erano carte geologiche.
  • Quando progetti un sentiero, una stalla, una casa, un quartiere, pensa sempre alla città.
  • Quando costruisci una strada o un parcheggio, non dimenticare che al volante c’è sempre un uomo.
  • Quando nella città la segnaletica diventerà superflua, sarai vicino alla soluzione.
  • Grazie alle fatiche umane, la città contiene il fuoco dei vulcani, la sabbia del deserto, la giungla e la steppa, la flora e la fauna... tutta la natura...
  • Il marinaio è felice in mezzo al mare perché sa che al di là dell’orizzonte c’ è la città.
  • L'alpinista è felice in mezzo alle montagne perché sa che al di là dell’orizzonte c'è la città.

(Tratti da Luigi Snozzi – Progetti e architetture 1957/1984 – documenti di architettura – Electa)

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  • Quando penso all’uomo, penso allo sfruttato.

  • Con l’architettura non fai la rivoluzione, ma la rivoluzione non basta per fare architettura: l’uomo ha bisogno di tutte e due.

  • Non sfuggire alle tue responsabilità: occupati della forma, in essa ritroverai l’uomo.

  • L’architettura nasce dai bisogni reali, ma essa va al di là di essi; se vuoi scoprirla, guarda le rovine.

  • L’acquedotto vive al momento che ha cessato di portare l’acqua.

  • Niente è da inventare, tutto è da reinventare. .

  • Il giorno in cui i laureati non potranno più essere utilizzati negli uffici d’architettura, la scuola avrà fatto un grande passo in avanti. ,

  • Il progetto, prima che strumento di trasformazione, è strumento di conoscenza.

  • L’architettura è vuoto, tocca a te definirlo.

  • L’architettura si misura con l’occhio ed il passo, il metro al geometra.

  • Un edificio comincia sempre dalle sue fondazioni.

  • Cerchi la flessibilità? Continua pure a costruire i tuoi muri in pietra.

  • La varietà è il preludio alla monotonia, se vuoi evitarla ripeti il tuo elemento.

  • ... ma soprattutto la luce.

  • La natura sopporta solo la verità. Ma credo che questo l’abbia già detto Adolf Loos.

  • Un vero prato arriva fino al centro della terra.

  • Ogni intervento presuppone una distruzione, distruggi con senno.

  • Quale dispendio d’energia, quale sforzo per ventilare, riscaldare, illuminare... quando basta una finestra.

  • Fino a poco tempo fa gli insediamenti umani erano carte geologiche.

  • Quando progetti un sentiero, una stalla, una casa, un quartiere, pensa sempre alla città.

  • Quando costruisci una strada o un parcheggio, non dimenticare che al volante c’è sempre un uomo.

  • Quando nella città la segnaletica diventerà superflua, sarai vicino alla soluzione.

  • Grazie alle fatiche umane, la città contiene il fuoco dei vulcani, la sabbia del deserto, la giungla e la steppa, la flora e la fauna... tutta la natura...

  • Il marinaio è felice in mezzo al mare perché sa che al di là dell’orizzonte c’ è la città.

  • L'alpinista è felice in mezzo alle montagne perché sa che al di là dell’orizzonte c'è la città.

 

(Tratti da Luigi Snozzi – Progetti e architetture 1957/1984 – documenti di architettura – Electa)